Anno 11 Nr.1 Gennaio 1998 |
Analisi & Automazione
Analisi "on line" dei nutrienti nelle acque di scarico degli impianti industriali e dei depuratori mediante strumentazione automatica.
Le metodiche analitiche utilizzate, la possibilità di effettuare la validazione dei dati, le tecnologie strumentali disponibili per una migliore gestione dellimpianto e per garantire la qualità delleffluente.
Maurizio Chioetto
Premessa
Nelle acque reflue provenienti dagli impianti industriali,
così come quelle provenienti da insediamenti civili, possono essere presenti diversi
componenti chimici la cui rimozione è indispensabile prima del rilascio
nellambiente.
In molti casi è necessario anche provvedere ad un pretrattamento prima che il liquame
arrivi al sistema di depurazione, in quanto esso può contenere sostanze tossiche per i
sistemi, o in quantità tale da creare problemi al ciclo depurativo.
Se il sistema di depurazione utilizzato è biologico, occorre inoltre accertarsi che siano
presenti nella giusta proporzione i vari nutrienti, indispensabili al buon funzionamento
del sistema a fanghi attivi e che i valori di carico organico siano il più possibile
costanti.
A seconda del tipo di scarico, della zona geografica o del tipo di insediamenti
industriali, le analisi normalmente necessarie sono:
Carico organico , solidi sospesi , composti organici specifici
resistenti alla biodegradazione e/o tossici, metalli pesanti, cianuri, colore
e torbidità, azoto e fosforo, oli, etc.
Unanalisi dei composti chimici presenti nelle acque e quindi la conoscenza esatta
della loro presenza e quantità, è il primo e più importante aspetto nella gestione di
un sistema di trattamento e depurazione.
Ma lanalisi chimica ha valore ed è utile, solo se viene eseguita correttamente
in modo da dare un' informazione valida ed in tempo reale.
Linformazione ricevuta deve essere sempre confrontata con le altre informazioni
provenienti dal sistema di controllo e deve essere gestita in modo tale da consentire un
funzionamento "automatico" del sistema.
Il monitoraggio
Per definire le caratteristiche qualitative e il grado di variabilità del refluo
industriale devono essere messi a punto i sistemi che ci consentano di conoscere i bilanci
di portata e di massa per tutte le operazioni di processo.
E necessario conoscere la qualità e quantità degli inquinanti del
refluo, sia quello generato dalle singole unità di produzione, sia quello generato
globalmente.I dati provenienti dalle informazioni raccolte possono consentire di
"ottimizzare" il ciclo delle acque industriali, magari tramite interventi di
riduzione della portata dellacqua di approvvigionamento e lintroduzione di
ricicli allinterno dellimpianto.
Le informazioni necessarie alla gestione ottimale delle acque reflue industriali sono:
Conoscenza delle fognature
e dei condotti che trasportano lacqua reflua, sia allinterno
dellimpianto industriale che ai sistemi di raccordo ai depuratori.E
indispensabile una loro mappatura e una misura della portata dei vari
tronchi della rete, con lindicazione di eventuali stazioni di campionamento
fisse esistenti, o luoghi ove è più significativo effettuare campionamenti anche con
sistemi portatili.
Definizione delle procedure di campionamento:
devono essere idonee per alimentare gli analizzatori on-line, (con conoscenza della media
pesata sulla portata se possibile). Se esistono situazioni di variabilità tali da rendere
necessaria una analisi chimica continua, oppure se occorre effettuare analisi chimiche in
laboratorio, si utilizzano campionatori automatici che prelevano il campione in modo
programmabile in base al tempo (ad esempio ogni 8 o 12 o 24 ore o alla portata aumentando
o diminuendo la frequenza del prelievo) o attivata da eventi o da input esterni.
Definizione delle analisi chimiche e chimico
fisiche
necessarie alla conoscenza e alla gestione delle acque reflue.
Definizione dei luoghi più idonei e rappresentativi ove effettuare le analisi chimiche.
Sviluppo di un
bilancio di massa per portate e materiali.
Completata la raccolta dei dati e le analisi occorre organizzare in modo efficiente le
varie informazioni comprendendo la conoscenza delle sorgenti di reflui significativi.
Sviluppare un sistema di trasmissione dati per poter utilizzare le informazioni raccolte in "tempo reale" e quindi stabilire i vari criteri per "validare" i dati analitici raccolti così come stabilire delle procedure interne per la corretta manutenzione e gestione dei sistemi analitici stessi.
Gli impianti di depurazione acque di scarico
Il tipo di trattamento delle acque di scarico è molto
vario e dipende da diversi fattori impiantistici. Anche il tipo di strumentazione
analitica che deve essere utilizzata, la metodica da ottimizzare per i singoli casi
specifici, gli accessori necessari per il pretrattamento del campione sono in conseguenza
delle caratteristiche delle tecniche di trattamento.
Dalla nostra esperienza abbiamo rilevato che non esistono mai situazioni ove la
composizione strumentale utilizzabile è identica ma bisogna valutare ogni caso
singolarmente. Occorre avere quindi della strumentazione capace di adattarsi alle varie
realtà se opportunamente programmata (Robot Analitici) oppure una gamma di strumenti
varia ed intercambiabile, dedicata a singole applicazioni.
La conoscenza dei vari sistemi di trattamento acque aiuta nella scelta della
strumentazione:
Le acque di scarico sia civili che industriali sono caratterizzate da un sistema di pretrattamento
che consente, tramite i suoi stadi di grigliatura, dissabbiatura, disoleatura ed equalizzazione
di rendere pronto il refluo al vero e proprio trattamento biologico.
In questa fase lanalisi chimica on line consente di conoscere il carico di sostanze
presenti nelle acque e di effettuare eventuali interventi (by-pass in caso di presenza di
sostanze tossiche, deviazione in vasche di accumulo in caso di carichi organici eccessivi,
prelievo dalle stesse vasche in caso di valori inferiori al previsto).
Successivamente si hanno dei trattamenti biologici per la rimozione della sostanza
organica, normalmente mediante lazione di batteri eterofili ed altri organismi
viventi. E contestualmente la rimozione dei solidi sospesi inorganici per fenomeni
di adsorbimento ed intrappolamento allinterno delle colonie batteriche formatesi nel
trattamento. Si hanno quindi sistemi a fanghi attivi, letti percolatori, dischi biologici
ed anche filtri sommersi aerati.
Questi trattamenti possono anche essere estesi alla rimozione dei nutrienti (azoto e
fosforo) e quindi si hanno processi con biomassa adesa che coinvolgono batteri aerobi,
anaerobi specializzati nei vari trattamenti.
In essi si hanno stadi di nitrificazione e denitrificazione ed
eventualmente la rimozione biologica o di precipitazione del fosforo.
La conoscenza delle concentrazioni dei parametri sopra citati consente di ottimizzare il
trattamento e la sua automazione.
I nutrienti nelle acque
La nitrificazione è un trattamento biologico aerobico a biomassa sospesa o adesa
in cui opportune specie batteriche realizzano lossidazione dellazoto
ammoniacale (NH4+ - N) ad azoto nitroso (NO2- - N) prima e nitrico
(NO3- - N) poi.
La nitrificazione è svolta da batteri autotrofi chemiosintetici aerobi, batteri cioè che
diversamente da quelli che operano la rimozione della sostanza organica, utilizzano la CO2
e lazoto ammoniacale per la sintesi cellulare, ottenendo lenergia per il loro
metabolismo dallossidazione dell'azoto ammoniacale a nitriti e nitrati e servendosi
dell'ossigeno molecolare come accettore di elettroni. La nitrificazione biologica è a due
stadi in cui si ha la successiva eliminazione dello ione ammonio a nitriti e dei nitriti a
nitrati.
La denitrificazione è un trattamento biologico a biomassa sospesa o adesa in
condizioni anossiche (lassenza di ossigeno molecolare con presenza di ossigeno
combinato) in cui opportune specie batteriche realizzano la rimozione dissimilativa
dellazoto nitrico NO3--N riducendolo ad azoto N2. Lo scopo è quello
di ottenere un effluente povero di nitriti e nitrati in modo da preservare i corpi idrici.
La denitrificazione biologica è svolta da batteri eterotrofici chemioorganotrofici
facoltativi, cioè da parte degli stessi batteri che operano la rimozione della sostanza
organica. Utilizzano il carbonio organico e lazoto ammoniacale oppure nitrico in sua
assenza, per la sintesi cellulare. I batteri denitrificanti rimuovono lazoto in
condizioni anossiche. Il processo biochimico è a due stadi in cui si ha la riduzione dei
nitrati a nitriti e quindi ad azoto molecolare, utilizzando come fonti energetiche il
metanolo o il carbonio altrimenti presente.
La precipitazione del fosforo è un trattamento in cui vengono aggiunti reagenti
chimici allo scopo di ottenere un effluente povero di fosforo in modo da preservare i
bacini idrici a debole ricambio dai fenomeni di eutrofizzazione. Il trattamento chimico,
oltre alla precipitazione di fosfati solubili, determina un effetto positivo di
coagulazione e flocculazione sui solidi sospesi.
Per la gestione ottimale (ed automazione) del sistema di trattamento è quindi essenziale
la conoscenza, in vari punti dellimpianto delle concentrazioni di vari parametri
chimici come il Carico Organico, lammoniaca, i nitrati, i nitriti, i
fosfati, i solidi in sospensione, lossigeno disciolto, oltre a parametri di base
come la portata, il pH, il valore Redox.
Le analisi chimiche on line
Le analisi delle acque reflue dagli impianti industriali e dai depuratori vengono
effettuate in modo automatico ormai da diversi decenni e sono ben definite dalle "norme"
e "linee guida" le metodiche chimiche che possono essere utilizzate, i
range di misura e le interferenze che possono portare ad eventuali errori analitici.
Sono disponibili in laboratorio diversi metodi chimici tradizionali ma anche "ad alta
tecnologia" che consentono di ridurre i tempi di analisi, rilevare concentrazioni
anche molto basse ed identificare molecole complesse.E però molto difficile poter
applicare "on line" le tecniche analitiche sofisticate, utilizzabili in
laboratorio. Le analisi on line delle acque reflue, come già esaminato precedentemente,
riguardano parametri "elementari" che possono essere effettuati con le metodiche
tradizionali e ben conosciute e che non presentano difficoltà particolari dal punto di
vista "chimico".
Riveste invece una notevole importanza il tipo di strumentazione utilizzata per
automatizzare lanalisi chimica in quanto essa deve rispondere a caratteristiche
particolari, e diverse da quelle della strumentazione da laboratorio.
Un analizzatore per le acque reflue on line, deve essere costruito sfruttando tutte le
risorse tecnologiche oggi disponibili, utilizzando il più possibile i vari componenti
elettronici che consentono la sua massima automazione nelle funzioni di analisi, ma
anche di autodiagnosi e ed autocorrezione.
Le caratteristiche principali di un analizzatore "on line" devono essere :
- Funzionamento ininterrotto a lungo nel tempo in quanto si suppone che lanalisi debba essere effettuata 365 giorni allanno, con il minimo di interruzioni possibile per la manutenzione ordinaria.
- Affidabilità del dato analitico, quindi devono essere previste leliminazione o la riduzione delle interferenze allanalisi.
- Precisione della misura raggiungibile con sistemi di auto calibrazione e controllo delle varie funzioni, con possibilità di auto correzione
- Minima manutenzione raggiungibile utilizzando i componenti migliori dal punto di vista qualitativo e più idonei alla funzione richiesta. Sistemi interni di autopulizia sono indispensabili per evitare i fenomeni di intasamento e garantire un buon risultato analitico.
- Dialogo con lesterno per poter inviare le informazioni sullanalisi chimica ma anche sullo stato di funzionamento dello strumento (validando quindi il dato analitico).
- Accessoriato con i sistemi più idonei alla particolare analisi in corso (prelievo campione, suo trattamento: filtrazione diluizione, equalizzazione, degasazione etc) per poter garantire un buon funzionamento ed un dato analitico corretto.
E quindi ovvio che solamente gli analizzatori che
sono stati studiati sin dallorigine allo scopo di funzionare "on line"
possono essere in grado di soddisfare tutte le esigenze richieste nellanalisi delle
acque reflue.Strumenti semplici, ma incompleti di molte funzioni, la ricerca ossessiva del
"minor costo strumentale sono spesso la causa di supposti "malfunzionamenti"
che portano a ritenere non fattibili certe analisi chimiche on line, e quindi a
sconsigliarne luso.
Un analizzatore on line per essere utilizzato al meglio, deve essere posizionato nel luogo
più idoneo per lanalisi che deve effettuare, in base ai fattori tecnici,
analitici, economici.
Gli analizzatori per le analisi chimiche delle acque reflue possono essere installati
direttamente:
- on site sul punto di prelievo del campione
- in site inseriti dentro lacqua reflua da analizzare
- in un luogo centralizzato idoneo.
Analisi "on site"
Per analisi on site si intendono quelle analisi effettuate da un
analizzatore on line sistemato il più vicino possibile al punto di prelievo
dellacqua reflua. Il motivo alla base di questa scelta è normalmente quello di
poter effettuare lanalisi chimica immediatamente o in tempi molto brevi subito dopo
il prelievo, evitando il ritardo che si avrebbe dovendo rilanciare il campione a distanza
in un luogo centralizzato.
Lanalisi on site viene anche effettuata quando vi sono possibilità
che il trasferimento del campione a distanza possa alterare la sua composizione chimica,
causando un errore analitico.
Spesso le ragioni che portano alla scelta on site sono di ordine economico.
Infatti occorre esaminare se i costi relativi al prelievo campione, al suo trattamento e
successivo rilancio ad una postazione centrale sono superiori al costo del sistema
analitico dislocato on site. In questo caso lanalisi on site è
conveniente e più accurata.
Gli analizzatori chimici devono ovviamente essere costruiti in modo tale da poter essere
installati on site, senza necessitare di un ambiente particolare e protetto,
al massimo una tettoia od un piccolo container. Il grado di protezione dello strumento
deve essere almeno IP55 o IP65, con componenti elettronici separati e protetti dalla parte
analitica ed idraulica. Devono essere in grado di funzionare indipendentemente senza un
controllo continuo da parte delloperatore ed effettuare automaticamente molte
procedure (come autocalibrazione e autopulizia). Il sistema di trattamento campione deve
essere installato nelle vicinanze dello strumento ed a sua volta deve essere idoneo
allambiente esterno.
I Water Monitor Systems da noi forniti sono in grado di funzionare on site con i sistemi di trattamento campione posizionabili il più possibile vicino agli strumenti e sul luogo del prelievo.
Analisi " in site "
Per analisi in site si intendono quelle analisi effettuate da un
analizzatore on line immersi nellacqua reflua da analizzare.
Normalmente si pensa alle applicazione in site per le analisi
chimico fisiche come pH, Redox, Conducibilità, Ossigeno Disciolto,
effettuabili inserendo la sonda di misura direttamente dentro il liquido in analisi.
Ulteriore esempio di applicazione di analisi in site è quello dato dalla
misura dei solidi in sospensione effettuato con sistemi ottici immersi
dentro lacqua.
Da alcuni anni sono disponibili anche analizzatori di Torbidità costruiti
in modo semplice ed affidabile con sistemi ottici immersi dentro il campione e dotati di
sistemi di autopulizia del sensore per eliminare i problemi dovuti allaccumulo di
sporcizia.
Per le analisi chimiche, lanalisi in site si è sempre rivelata
difficile, a causa dellutilizzo di reattivi chimici e della necessità di eventuale
trattamento del campione (filtrazione).
La ricerca e la inventiva dei costruttori di analizzatori on line ha portato a risolvere
anche questi problemi relativa alla analisi in site.
Sono infatti disponibili degli analizzatori per lanalisi dei Nitrati e
dellAmmoniaca con il metodo della misura con ISE, a batch e con
aggiunte standard, ove tutto il sistema analitico è montato su un sistema (boa)
galleggiante che può essere inserito direttamente sulla vasca di un impianto di
trattamento acque.
In questo modo lanalisi dellNH4++ e NO3- viene effettuata direttamente
nellacqua reflua, eliminando sia i tempi di trasferimento, sia la necessità di
trattare il campione (filtrazione) , sia la necessità di predisporre linee idrauliche
allesterno. E previsto entro breve lutilizzo di questa tecnica anche per
altri parametri chimici come BOD e Tossicità.
Analisi centralizzate
Sono considerate analisi centralizzate quelle effettuate attrezzando
opportunamente un locale (o un container) in modo che possa contenere tutte le
apparecchiature analitiche, i reattivi chimici, leventuale disponibilità di acqua
di lavaggio o di diluizione. In questo caso sono utilizzati sistemi di trattamento
campione singoli ma asserviti a più strumenti.
Normalmente i Water Monitor Systems centralizzati contengono anche i
sistemi di raccolta e registrazione dati, che consentono lelaborazione locale oltre
che la trasmissione al sistema informatico centrale.
E possibile in questo caso sfruttare l' opportunità, tramite idonei multistream, di
portare più campioni di acque allo stesso analizzatore, analizzandole in sequenza.
I vantaggi sono quelli di avere un unico luogo ove sono raccolti gli strumenti,
facilitandone il controllo e la manutenzione, e centralizzando il sistema di trattamento e
di raccolta dati.
Lo svantaggio è quello di avere, in alcuni casi, alti costi impiantistici per il prelievo
del campione ed il suo trasferimento alla località centralizzata, con eventuali ritardi
dal momento del prelievo a quello dellanalisi.
Non esiste una regola precisa che consenta di suggerire genericamente il sistema analitico
più idoneo. Occorre valutare tutti i fattori e soprattutto poter disporre della
strumentazione più idonea alle varie situazioni, privilegiando sempre le caratteristiche
tecniche costruttive e quindi di buon funzionamento e di validità del dato analitico
rispetto a quelle puramente economiche.
Water Monitor Systems
Con questo nome si intende il sistema completo, composto sia dalla parte analitica con gli
analizzatori chimici e chimico - fisici richiesti, integrato dai sistemi di prelievo
campione, suo pretrattamento, gestione degli analizzatori, autocalibrazione ed
autopulizia, raccolta e trasmissione dati on site, in site o in un
luogo centralizzato.
Devono garantire un prelievo del campione rappresentativo, che deve essere
effettuato in modo rapido senza alterarne le caratteristiche, in quantità
sufficiente alle necessità degli analizzatori e fatto in modo tale da prevenire i
problemi idraulici ed i malfunzionamenti.
Può contenere sistemi di misura della portata in modo da consentire una integrazione dei
valori analitici con la quantità di reflui trattati, ed essere integrato da sistemi di
campionamento automatico.
Il pretrattamento del campione ed il sistema idraulico utilizzato dagli analizzatori può
necessitare di sistemi di decantazione, riduzione di pressione, riscaldamento o
raffreddamento, diluizione, filtrazione grossolana, ultrafiltrazione e lavaggi.
Un sistema informatico consente di raccogliere i dati analitici, ma anche le informazioni
sullo stato dei vari componenti il sistema (funzionamento di pompe, apertura di valvole,
presenza di campione, etc), consentendo di verificare se il dato analitico raccolto è
coerente con le informazioni raccolte o se esistono le condizioni di malfunzionamenti che
richiedono lintervento delloperatore.
E' possibile quindi ottenere informazioni sul trend delle analisi nel tempo confrontando i
vari valori ed osservando le variazioni avvenute.
La teletrasmissione consente, oltre di inviare i dati a postazioni centrali, anche la
possibilità da remoto, di effettuare interventi di controllo, o dare comandi di auto
calibrazione, o verifica delle varie funzioni analitiche.
Lo stato dellarte della Strumentazione per lanalisi delle Acque
Carico Organico
Questa determinazione può essere effettuata on site o in un sistema centralizzato
ed in prossimo futuro anche in site.
Per Carico Organico si intende la presenza di composti del Carbonio Organici
(idrocarburi alifatici ed aromatici e tutti i loro derivati) presenti nelle acque e nelle
varie forme e di provenienza umana, od industriale o vegetale.
Nel corso degli anni sono state utilizzate diverse metodiche analitiche per conoscere la
concentrazione del Carico Organico, soprattutto utilizzate in laboratorio con metodi
analitici semplici ed effettuabili con strumentazione normalmente disponibile.
Lanalisi del B.O.D. (Biochemical Oxygen Demand) e C.O.D. (Chemical
Oxygen Demand) viene normalmente effettuata in laboratorio utilizzando una metodica
analitica "indiretta", cioè misurando la quantità di Ossigeno consumata in una
reazione di ossidazione della sostanza organica biologica (BOD) o chimica (COD) e
risalendo quindi alla presunta concentrazione di sostanza organica.
Nel tempo sono state utilizzate altre metodiche come quella del TOD ( Total Oxygen
Demand) oggi non più considerata per la difficoltà strumentale e la non accuratezza del
dato analitico, o altre metodiche come lossidabilità al Permanganato (Kubel) etc.
Le metodiche analitiche ufficiali regolano nei dettagli come devono essere effettuate
queste analisi e le varie regolamentazioni e leggi riportano quanto stabilito nelle
metodiche.
Lanalisi del TOC, già regolamentata nelle metodiche ufficiali ASTM,
DIN, EPA, Standard Methods, sono ora menzionate nelle Linee Guida Europee ISO/CEN prEN1484
in corso di approvazione ufficiale CE, e quindi codificata nei minimi dettagli.
Le analisi del BOD e COD sono regolamentate da metodiche analitiche
ufficiali, ma dirette soprattutto alle analisi da laboratorio. La strumentazione on line
disponibile negli ultimi anni, utilizza metodiche analitiche alternative a quelle del
laboratorio (necessarie per semplificare e migliorare l analisi on line).
La strumentazione on line per la determinazione del Carico Organico è giunta attualmente
nella sua fase di maturità e quindi è affidabile, semplice, completamente automatizzata
e di utilizzo generale in tutti i depuratori e sistemi di analisi delle acque.
Vediamo in dettaglio alcune delle soluzioni tecniche disponibili.
Analisi del BOD on line
Questa misura, viene effettuata on line quando si desidera aver un dato analitico sulla
quantità di carico organico, non necessariamente esatta (si vedano le interferenze e gli
errori tipici dellanalisi del BOD) ma espresso in valori di BOD mg/l O2 per
confrontarla con valori analitici ottenuti in laboratorio e con dati storici disponibili.
Lanalisi si effettua adeguando la metodica analitica tradizionale effettuata
in laboratorio alle esigenze dell' analisi on line. Viene sempre utilizzato il metodo respirometrico
nel quale si misura la quantità di ossigeno disciolto consumato dai batteri presenti
nellacqua per ossidare le sostanze organiche. Mentre in laboratorio si attende un
periodo di incubazione a 20° di 5 giorni prima di effettuare la misura dellossigeno
disciolto e quindi conoscere il valore del BOD, nella strumentazione on line si deve
effettuare una analisi in tempi molto brevi.
Lattendibilità del metodo dipende da alcuni fattori a volte causa di errori. Come
la non specificità del substrato utilizzato alla respirometria, gli effetti della
quantità di biomassa utilizzata nella inoculazione, gli effetti della temperatura a cui
avviene la misura.
I nuovi metodi analitici utilizzati on line consentono di misurare il BOD short terms,
cioè immediato.
Tra i vari strumenti disponibili sul mercato la nostra società propone un analizzatore di
BOD on line ben sperimentato ed utilizzato in molti sistemi di controllo della qualità
delle acque.
Questa strumentazione è composta principalmente da un bioreattore che contiene la
biomassa, due elettrodi per la misura dellossigeno disciolto, pompe di ricircolo di
precisione, un computer per la supervisione del sistema.
Il sistema utilizza dei batteri speciali che crescono in un bioreattore tenuto in costante
agitazione e che contiene dei corpi di riempimento, per aumentare la superficie di
contatto. In questo reattore viene inviata in continuo lacqua di scarico da
analizzare.
La respirazione della biomassa è mantenuta costante ad un valore predeterminato di BOD,
con un sistema che consente di effettuare una diluizione dellacqua di scarico che
entra dentro il reattore. Se la concentrazione di organico nel campione aumenta, aumenta
la diluizione necessaria a mantenere costante il valore di respirometria (e viceversa).
Con questa diluizione è possibile minimizzare i problemi di tossicità del campione sulla
biomassa. I tempi di risposta dello strumento sono di circa 3- 5 minuti.
Analisi del COD on line
Questa misura viene normalmente sostituita, per ragioni di costo analitico,
semplicità, precisione e convenienza, dalla analisi del TOC, considerata più
corrispondente alle necessita analitiche sulle acque reflue.
In alcuni casi specifici si richiede questa analisi chimica on line, soprattutto se si
desidera poter confrontare la misura con metodi già effettuati in laboratorio, o con dati
storici.
E la metodica per determinare le sostanze organiche più conosciuta ed utilizzata
nel laboratorio, ma considerata non idonea a gestire un impianto di trattamento (in quanto
necessita di un tempo di analisi di 2 ore).
Se la strumentazione del COD deve seguire il metodo ufficiale, con i suoi reattivi
ed i suoi tempi occorrono determinate precauzioni in quanto utilizza reattivi che se
scaricati sono considerati tossici nocivi (il mercurio) e quindi devono essere
opportunamente raccolti.
La metodica ufficiale può essere facilmente automatizzata
La metodica utilizzata e quella ufficiale: che consiste nel prelievo di una
quantità di campione (o di bianco) tramite il sistema a pipetta di 20 ml, e quindi
trasferiti nel digestore. Ad esso si aggiunge lacido solforico, il bicromato di K e
i Solfati di Ag e Hg. Viene portata a148°C e mantenuta per un periodo programmabile (da
un minimo di 10 minuti sino alle 2 ore della metodica ufficiale), quindi è trasferita
nella cella di analisi. In essa avviene la titolazione Redox con Solfato di Fe II e
Ammonio ed elettrodo al Pt. Si legge in questo modo la quantità di Cromo ridotta.
Il programma dello strumento, modificabile a piacere, viene normalmente predisposto per
effettuare inizialmente dei lavaggi del sistema, analisi del bianco e sua memorizzazione.
Quindi il prelievo del campione, la sua digestione e lanalisi e la determinazione
della concentrazione del COD.
Quando è richiesta lanalisi del COD, ma non è necessario usare metodi ufficiali, e
soprattutto si desidera evitare lutilizzo di reattivi pericolosi, si possono
utilizzare i nuovi analizzatori on line che utilizzano la metodica analitica della
ossidazione rapida tramite ozono, uno degli ossidanti più potenti disponibili.
Numerose ricerche e prove hanno dimostrato correlazioni delle misure fatte con questo
metodo e quelle effettuate con il metodo al bicromato.
Lanalizzatore, completamente controllato dal computer, è composto da un camera di
reazione e pompe di dosaggio del campione e dellacqua di diluizione. Lo scopo è
quello di attenere un rapporto costante e basso tra il COD presente e lozono.
Lacqua in analisi è continuamente inserita nello strumento, filtrata e diluita in
un loop in modo che una quantità costante di COD consumi una quantità costante di ozono.
Il rapporto tra lacqua di scarico e quella utilizzata nella diluizione viene
utilizzata nel calcolo della concentrazione del TOC.
Anche questo strumento è dotato di sistemi di allarmi , di controllo e di calibrazione
per una sua completa integrazione nei Water Monitor Systems.
Analisi del TOC on line
In tutti i paesi Europei e nei paesi industrializzati mondiali è riconosciuta come
lanalisi più idonea al controllo degli scarichi. In Italia la normativa sugli
scarichi è datata 1976 e quindi non prevede questa metodica, citata in altre norme e
leggi (ad es. per le acque destinate al consumo umano).
Lapprovazione come normativa Europea prEN1484 (ISO/CEN) è prevista per il 1997 e
quindi essa verrà automaticamente recepita da tutti i paesi CEE.
La metodica analitica prevede la determinazione diretta della quantità delle sostanze
organiche tramite la misura del Carbonio presente nella CO2 generata da una ossidazione
delle sostanze organiche presenti. I sistemi ossidanti previsti dalle varie norme sono
diversi ed applicabili ognuno a determinati tipi di acque o di impiego.
Principalmente essi sono divisi in metodi a bassa temperatura (sotto i 100°C) o ad
elevata temperatura da 680°C a 950°C. La differenza tra i due metodi è essenzialmente
di ordine economico ed applicativo.Gli analizzatori ad alta temperatura hanno un costo
strumentale maggiore e costo di gestione e di parti di ricambio da sostituire con una
certa frequenza elevato.
La capacità ossidativa degli analizzatori a bassa temperatura, se opportunamente
costruiti con lampade UV e reattori ad alta efficienza è elevata. I costi di gestione
sono molto ridotti, così come i costi strumentali.
Gli analizzatori di TOC ad alta temperatura sono indispensabili in presenza di soluzioni
saline (aumentano però la frequenza ed i costi di manutenzione) o di sostanze organiche
particolari e difficili da ossidare.
In Italia, grazie anche alla nostra attività di ditta specialista nellanalisi
del TOC (abbiamo operato in Italia dal 1980 al 1993 con il nome di ASTRO ITALIA
S.a.s., installando più di 400 analizzatori di TOC on line nelle varie applicazioni) è
stato apprezzato da sempre luso degli analizzatori di TOC a bassa temperatura con
ossidazione UV - persolfato. Oggi la nostra società, AST Analytica srl, è in grado di
proporre entrambi gli analizzatori.
TOC on line con ossidazione UV persolfato
Lanalizzatore di TOC EZTOC ISCO, sviluppato da tecnici che hanno
lavorato per anni nellanalisi del TOC, funziona secondo le linee guida previste
dallISO/CEN, ed è conforme alle direttive CE. Le sue caratteristiche principali
sono :
Il campione viene prelevato tramite un filtro autopulente funzionante ad aria compressa,
che permette di trattenere i solidi sospesi superiori a 100 micron. Se abbinato ad un
multistream le elettrovalvole del filtro sono pilotate dal multistream per la selezione
del campione in analisi
Un sensore consente di rilevare la mancanza campione, provvedendo ad attivare degli
allarmi, togliendo tensione al sistema idraulico (fermata delle pompe dei reattivi).
Ulteriori sensori consentono di rilevare assenza di gas di trasporto. Scopo dei sensori ed
allarmi è quello di evitare malfunzionamenti, intasamenti, necessità di manutenzione per
pulizia e ritorno alle condizioni di esercizio.
Per effettuare lanalisi del TOC occorre eliminare i carbonati e bicarbonati
eventualmente presenti nelle acque. Eventuali sostanze organiche volatili presenti nelle
acque possono però essere strippate in questa fase.
Lossidazione chimica con UV persolfato è idonea allutilizzo su acque di
scarico provenienti da impianti industriali o da depuratori. Occorre utilizzare una
concentrazione elevata (1,5 Molare) di persolfato di Na, tamponata con speciali reattivi
se si è in presenza di cloruri, per diminuirne linterferenza nella ossidazione con
il persolfato.
La lampada UV utilizzata è speciale, lavora anche a secco, necessita di un basso
voltaggio, ha due lunghezze donda 187 e 254 nm garantendo la massima ossidazione. La
temperatura del reattore è controllata e mantenuta a 75°C evitando le fluttuazioni
dovute alla temperatura del campione o dellambiente, garantendo quindi la massima
efficacia di ossidazione del persolfato.
Il disegno speciale del reattore UV consente un tempo di contatto campione - UV -
persolfato - gas di trasporto ottimale, grazie alla creazione di un film sottile intorno
alla lampada e alle 5 camere in cui il campione è obbligato a passare, a contatto con
lUV..
Lanalizzatore è predisposto per poter effettuare una diluizione interna quando si
è in presenza di campioni presenti cloruri oppure in presenza di alte concentrazioni di
TOC, quando si desidera rientrare nei range di misura dello strumento.
LEZTOC utilizza un IR ND molto stabile, con movimenti continui, senza interruzioni,
per la misura della CO2 prodotta nella ossidazione.
E un sistema a cella singola nel quale viene effettuata la misura dello zero, con lo
stesso gas di trasporto, compensando leventuale interferenza di CO2 in essa
presente.
E resistente alla corrosione, in quanto tutte le parti a contatto con il campione
sono inerti: cella di misura in Acciaio teflonata, finestre in zaffiro.
E stata prevista una autocalibrazione per tarare automaticamente lIR, (zero e
60% del fondo scala), in totale assenza di operatore, in modo da verificarne nel tempo la
risposta e compensare la sporcizia nella cella, esaurimento della sorgente IR e le
variazioni di temperatura interna.
Questa autocalibrazione avviene per lo ZERO con lo stesso gas di trasporto e per lo SPAN
con un filtro interferenziale. Si evita quindi lintervento delloperatore con
gas calibrati.
E possibile tarare lo strumento con soluzioni standard a contenuto ZERO di TOC e a
contenuto noto (normalmente 100% della scala). Questa autocalibrazione consente di
eliminare le derive nel tempo e diminuisce la necessità di interventi manuali.
E possibile programmare una autopulizia con opportuni liquidi a seconda del tipo di
sporcamento, per pulire le tubazioni sia da sostanze organiche che inorganiche o
sospensioni. Il TOC puo' essere dotato di 4+4 relè di allarmi, programmabili tramite il
Microprocessore, ed abbinabili a qualunque situazione.
Per alcune applicazioni è stato sviluppato un software che attiva un sistema di chiamata
telefonica (tipo teledrin o pager) per segnalare a distanza gli allarmi.Il microprocessore
impiegato è facile da utilizzare, ha un programma molto esteso e controlla tutte le
funzioni dellanalizzatore in modo semplice .
TOC on line con ossidazione alta temperatura
Per quelle applicazioni ove è necessario lutilizzo di analizzatori di TOC con
ossidazione ad alta temperatura, la nostra società propone un analizzatore che riesce a
conciliare laffidabilità del sistema e inconvenienti di questo tipo di
ossidazione.Questo strumento è idoneo per acque di scarico contenenti solidi in
sospensione così come acque salmastre. Effettua leliminazione dei carbonati e
bicarbonatii mediante acidificazione e strippaggio e quindi passa alla fase successiva.
Uno speciale filtro a rotazione filtra una aliquota di campione e lo prepara
allossidazione in un modo tale da garantire un tempo analitico molto breve, alta
riproducibilità e minima manutenzione del sistema.
Il forno di combustione può operare a temperature regolabili tra 600° e 900° C a
seconda delle necessità analitiche con vari sistemi di catalizzatori.
E dotato di un sistema che permette di intrappolare i sali solubili presenti nel
campione e che si cristallizzano alle alte temperature, evitando quindi la loro permanenza
nella fornace e diminuendo le necessità di manutenzione. La lettura della CO2 prodotta
nella ossidazione avviene con un IR .
E dotato di sistemi di autocalibrazione, autopulizia, allarmi di misura e di
malfunzionamento.
La versatilità del sistema soddisfa le esigenze analitiche per i campioni più
"difficili".
Analisi con metodo IONO SELETTIVO : Nitrati e dellAmmoniaca
Quando è possibile utilizzare la metodica analitica con la
determinazione tramite elettrodi Ione selettivi, essa risulta essere la più efficace ed
idonea in quanto non è soggetta ad interferenze dovute alla presenza di solidi in
sospensione ( e quindi non necessita di filtrazioni particolari del campione) e con
determinati accorgimenti è molto precisa ed affidabile.
La determinazione on site è fattibile tramite lutilizzo dei Robot Analitici
Applikon
Il robot analitico Ion Analyzer ADI 2013 per lanalisi dellAmmoniaca
o dei Nitrati e uno strumento da processo che utilizza la tecnica degli
elettrodi ione selettivi, con una precisione analoga a quella di laboratorio.
Ciò e possibile grazie al "Metodo delle aggiunte Standard Dinamiche"
brevettato. Questo metodo non e influenzato dalla deriva degli elettrodi e dalla
matrice dei campioni.
Lanalizzatore lavora con il principio a batch su UNO o DUE stream e fornisce un
risultato ogni 5 / 7 minuti.
Il metodo delle Aggiunte Standard Dinamiche ottimizza laggiunta di soluzione
standard senza la conoscenza a priori della concentrazione del campione.
Questo permette unalta precisione anche a range molto bassi dove la curva diventa
non lineare.
Lo strumento e gestito da un computer interno che prevede tre distinti
"run" di lavoro: analisi, calibrazione dellelettrodo, lavaggio della
cella.
Il principio di lavoro a batch consente una riduzione del tempo di contatto con il
campione e con i reagenti e quindi minore possibilità di depositi ed incrostazioni.
Il dosaggio dei reagenti avviene con valvole e burette assicurando cosi una notevole
riduzione della manutenzione ed un forte risparmio di reagenti.
Le determinazioni avvengono secondo il metodo ad elettrodo ione selettivo:
lammoniaca secondo gli Standard Methods nr.4500 - NH3 E, 4-79 Ed.1995 e su
IRSA-CNR Gennaio 1981 D-002 A, ed i Nitrati N/ NO3- secondo Standard Methods
nr.4500 - NO3 - D, 4-86 ED.1995,
Si utilizza per l ammoniaca un elettrodo ione selettivo a membrana a diffusione
gassosa intercambiabile, e per i nitrati un elettrodo a membrana liquida, entrambi gli
analizzatori sono dotati di termocompensazione, controllo ed aggiornamento dello slope,
autocalibrazione, metodo delle aggiunte standard dinamiche.La determinazione "in
site" può essere eseguita con analizzatori che hanno la parte idraulica ed
analitica montati su una boa, con il solo microprocessore a bordo vasca.
Questi analizzatori sono predisposti per effettuare lanalisi di Ammoniaca e Nitrati,
oppure in una versione in cui un solo microprocessore può comandare due boe (Ammoniaca e
Nitrati) contemporaneamente.
Le boe sono inserite direttamente dentro il liquido nella vasca del sistema di trattamento
acque o nella vasca a fanghi attivi. Un sistema ad aria compressa consente di ottenere la
necessaria pressione o depressione per riempire automaticamente la cella di misura senza
la necessità di utilizzare pompe. E quindi predisposto per un funzionamento a lungo
nel tempo senza problemi, anche in funzione del fatto che le uniche parti in movimento
sono a contatto solo con aria, reattivi o soluzioni di calibrazione.
Le boe sono dotate di una camera di sedimentazione per consentire la decantazione e
separazione del fango o solidi prima che il campione acquoso sia introdotto nella cella di
misura. In essa dopo lintroduzione del campione viene introdotto il reattivo
specifico per lanalisi controllando la sua idoneità allanalisi.
Per lammoniaca si introduce una soluzione basica, controllando il raggiungimento del
giusto valore di pH con un elettrodo pH immerso nella soluzione. La misura avviene tramite
luso di un elettrodo ISE Ammoniaca
Per lanalisi dei Nitrati il principio è analogo. Al campione si aggiunge il liquido
correttore di forza ionica, misurando con un sensore di conducibilità la forza ionica e
quindi effettuando lanalisi con un elettrodo ISE Nitrati. Gli elettrodi sono
continuamente calibrati con laggiunta di soluzioni standard. Il microprocessore
sovrintende a tutte le funzioni operative, analitiche e di calcolo procedendo ad
effettuare sia i lavaggi necessari sia le autocalibrazioni.
Analisi con metodo COLORIMETRICO : Nitriti e Ortofosfati
Queste analisi sono effettuate secondo i metodi
colorimetrici e quindi necessitano di una adeguata preparazione del campione, tramite
filtrazione o ultrafiltrazione per eliminare le eventuali interferenze dovute alla
presenza di sospensioni nel campione in analisi. Il sistema deve essere idoneo e tale da
garantire minime necessità di intervento.
La determinazione è fattibile solamente on site tramite lutilizzo dei Robot
Analitici Applikon.
Il robot analitico Color Analyzer ADI 2014 per lanalisi dei Nitriti e degli
Ortofosfati e uno strumento da processo accessoriato in modo tale da essere
predisposto per lanalisi colorimetrica tramite un colorimetro a LED idoneo a
lavorare su vari tipi di acque.
Il principio di lavoro a batch consente una riduzione del tempo di contatto con il
campione e con i reagenti e quindi minore possibilità di depositi ed incrostazioni.
Il dosaggio dei reagenti avviene con valvole e burette assicurando cosi una notevole
riduzione della manutenzione ed un forte risparmio di reagenti.
Lanalisi dei NITRITI avviene mediante determinazione colorimetrica a 565 nm,
secondo il metodo della naftiletilendiammina (riportato su STANDARD METHODS nr.4500 - NO2-
B, 4-83 ED.1995 e su IRSA CNR Gennaio 1981 D 003 ).
Questa si basa sulla formazione di un composto azo-derivato colorato rosso porpora
prodotto dalla reazione degli NO2- con solfanilammide ed N-(1naftil) etilendiammina 2 HCl.
Lanalisi degli Ortofosfati avviene mediante determinazione colorimetrica a
880 nm, secondo il metodo allacido ascorbico (riportato su STANDARD METHODS
nr.4500-P E, 4-113 ED.1995 e su IRSA CNR vol I B rist. Ottobre 1976).
Questa si basa sulla formazione di un composto colorato in blu, dovuto alla reazione in
ambiente acido tra PO43- , il molibdato di ammonio e lantimoniltartrato di potassio.
Si forma un eteropoliacido, che in presenza di acido ascorbico viene ridotto al blu di
molibdeno, la cui assorbanza viene misurata dallo strumento.
Nelle sue varie funzioni lo strumento è analogo al modello 2013 e molti dei componenti
sono intercambiabili.
Fosfati Totali
Qualora siano presenti i fosfati combinati con sostanze
organiche, lanalisi chimica deve avvenire previa demolizione e loro trasformazione
alla fase Ortofosfati. Gli analizzatori devono essere pertanto predisposti per effettuare
lossidazione e quindi la lettura colorimetrica.
Anche in questo caso si utilizzano strumenti analoghi ai precedenti ma che sono
predisposti per il pretrattamento ossidativo del campione.
Lanalisi avviene tramite il sistema batch, con un tempo di risposta di circa 10-15
minuti ed effettua la determinazione colorimetrica degli Ortofosfati e con compensazione
per eventuale presenza nel campione di torbidità.
E predisposto con un sistema di autopulizia ed autocalibrazione, e necessita di una
minima manutenzione settimanale.
Solidi in sospensione
La misura della quantità di solidi in sospensione è da
sempre stata effettuata in laboratorio con metodi semplici e gravimetrici. Sino ad oggi i
pochi metodi automatici sviluppati non si sono dimostrati soddisfacenti.
Lattuale strumentazione per la misura del contenuto in solidi sospesi, essenziale
per la corretta gestione di un impianto di trattamento delle acque a fanghi attivi,
funziona sul principio della estinzione della luce: un raggio di luce focalizzato
attraversa il liquido contenente i solidi in sospensione. Lintensità di questo
raggio di luce viene assorbita o riflessa dai solidi presenti, e si misura la quantità di
luce effettivamente trasmessa.
La strumentazione più moderna da noi proposta, utilizza il principio del raggio multiplo
per compensare leventuale estinzione della luce causata da sporcamento sulle parti
ottiche della sonda di misura: viene utilizzata una luce pulsante monocromatica, vicina
allinfrarosso a 4 raggi.
Tra i vari utilizzi citiamo:
Conoscenza dello spessore del fango nei canali nelle vasche di sedimentazione
primarie, per evitare situazioni di "anti - aerobicità" , trascinamento di
fango nel successivo stadio biologico , ma anche per la gestione del sistema: capacità
idraulica del digestore, suo riscaldamento, produzione di gas, etc.
Monitoraggio dello spessore del fango per attivare la successione degli stadi del
trattamento: quando si è raggiunto un certo livello dei fanghi, si possono iniziare in
automatico le procedure di scarico. Pochi minuti dopo lapertura delle valvole si
effettua la misura sulla tubazione di scarico. Quando si legge un valore di concentrazione
dei fanghi predeterminato, il sistema chiude automaticamente lo scarico.
Controllo dellefficienza dello stadio di ossidazione biologica che dipende
principalmente dal contenuto in solidi sospesi del fango attivo. Sostituire le procedure
di controllo con sistemi automatici aumenta lefficienza del sistema e consente
interventi in tempo reale.
Ottimizzazione nel dosaggio di flocculanti nel processo di essiccazione dei fanghi,
con conseguente maggiore rapidità ed efficienza della centrifugazione
Tossicità
A protezione degli impianti di trattamento acque a fanghi
attivi, occorre spesso effettuare dei controlli automatici sulla qualità dellacqua
in ingresso al sistema per evitare la presenza di sostanze tossiche per i fanghi attivi.
Queste sostanze possono essere anche presenti in quantità minima oppure la loro
tossicità dipende dalla presenza contemporanea di più sostanze. Esse possono essere
sostanze organiche, così come metalli o molecole tossiche (cianuri , antibiotici,
solventi, fenoli etc).
Il sistema più utilizzato per determinare leventuale presenza delle sostanze
tossiche è quello "respirometrico" controllando indirettamente leffetto
causato dallacqua di scarico in un sistema di ossidazione che utilizza sia batteri
che lacqua di scarico in analisi.
In questo modo si riesce a conoscere in tempo utile la presenza di sostanze tossiche,
deviando lo scarico in vasche di accumulo ed evitando la contaminazione del sistema.
La strumentazione automatica oggi più utilizzata consiste in una gamma di analizzatori di
tossicità capaci di effettuare la determinazione in circa 2 10 minuti e non
necessitano di particolari pretrattamenti del campione.
A seconda delle applicazioni si ha: in un caso lo strumento utilizza una biomassa idonea
immobilizzata in un bioreattore continuamente agitato, oppure un sistema che utilizza una
biomassa specialmente selezionata e molto sensibile, oppure utilizzando la stessa biomassa
presente nel sistema di depurazione a fanghi attivi e per ultimo un sistema
"respirometrico" che utilizza la biomassa del depuratore, opportunamente
adattata e mediante la quale si controlla lindice di respirazione del fango.
In tutti i casi la strumentazione è completamente automatica ed effettua una
autocalibrazione e una autopulizia giornaliera.
Essa è in grado di inviare comandi ai vari sistemi di controllo e memorizzando i dati
consente di conoscere landamento della concentrazione di eventuali sostanze tossiche
nel tempo.
Gli accessori degli analizzatori
Come abbiamo già osservato in precedenza, il campione
d'acqua da analizzare deve essere "condizionato", cioè preparato per l'analisi
mediante processi di: filtrazione più o meno spinta, diluizione, raffreddamento,
decantazione ecc.
Il trattamento più diffuso dei campioni è la filtrazione.
La filtrazione grossolana (fino a 0,1 mm) viene utilizzata per analisi dove si vuole
determinare il "tal quale", ad es. nel TOC, in cui si cerca il contenuto di
carbonio anche dei solidi sospesi presenti. Anche per BOD e Tossicità si usa questa
tecnica.
Per ottenere questa filtrazione si usano sistemi "cross flow" con setti
filtranti di inox, che vengono controlavati in automatico con grande frequenza (es. ogni
10 minuti), per evitare occlusioni e accumuli di solidi che alterano chimico-fisicamente
il campione.
Quando il contenuto di solidi sospesi e/o disciolti eccede il range di misura massimo
ottenibile con lo strumento si procede ad una diluizione ottenuta con 2 pompe volumetriche
di precisione, una per il campione, una per l'acqua di diluizione ed opportuni sistemi di
controllo delle pressioni dei fluidi, nonché con la frapposizione di un miscelatore per
avere un campione omogeneamente rappresentativo.
Per misure colorimetriche (es. fosfati) si puo' praticare la decantazione per diminuire i
fanghi ed ottenere un surnatante sufficientemente limpido.
Quando le dispersioni di solidi creano una torbidità eccessiva si deve procedere alla
ultrafiltrazione. Anche questo processo è di tipo "cross flow", con un grande
flusso di campione, costituente il loop di campionamento, che attraversa un
"candela" con le pareti rivestite di membrana semipermeabile, e si ottiene così
un piccolo flusso di ultrafiltrato che va all'analisi.
Conclusione
Un sistema di controllo della qualità delle acque reflue
dagli impianti industriali e dai depuratori si basa su strumentazione analitica affidabile
e funzionante nel tempo senza problemi.
Occorre pertanto che essa sia ben costruita, secondo criteri tecnico scientifici
affidabili ed utilizzanti le migliori tecnologie disponibili.
Suggeriamo a coloro che devono installare strumentazione per lanalisi chimica delle
acque on line, di basare la propria scelta strumentale sulle proprie esigenze specifiche,
esaminando in dettaglio lapplicazione prevista, la matrice dellacqua, il luogo
di misura.
Non tutte le soluzioni e gli strumenti presenti sul mercato sono idonei a tutti gli usi.
Occorre verificare anche la possibilità di ottenere un efficace supporto di assistenza
tecnica sia per la manutenzione ordinaria che straordinaria, ma anche impiantistico per
studiare insieme al fornitore le soluzioni di installazione più opportune.
Gli utilizzatori dei sistemi di analisi on line possono consultare liberamente la nostra
raccolta di esempi pratici di automazione delle analisi chimiche nelle acque (aggiornata
continuamente in collaborazione con le società costruttrici che collaborano con noi nella
esecuzione dei sistemi analitici) e possono richiede articoli tecnici, opuscoli, manuali,
lintervento del nostro servizio di engineering per lo studio di applicazioni
particolari.
Bibliografia
( articoli tecnici comparsi su riviste del settore negli ultimi anni e riguardanti
l'argomento in oggetto )
"Impianti di depurazione " Eugenio de Fraja Frangipane - Giuseppe Pastorelli
"Tecnologie di trattamento dei reflui industriali" W.Westley Eckernfelder Jr.
"Water Monitor Systems: Ingegneria di sistema - Acquisizione e trasmissione
dati" Umberto Marocchino
"Lo Stato Dell' Arte della strumentazione per l' analisi delle acque" Maurizio
Chioetto
"Monitoraggio biologico della tossicità con la misura dell'indice di respirazione
dei fanghi attivi"A.Belder
"Determinazione Automatica degli NOx nelle acque" Raffaela Caprioli, Viviana
Santomero
"Evoluzione trofica lacustre. Uno studio effettuato al bacino artificiale del
Brugneto"German Monge , Agurtzane Galfarsoro
"Guida alla manutenzione di analizzatori on-line"Applikon Italia
"Analizzatori On-line di concentrazione. Una corretta installazione"Applikon
Italia
"Comunicazioni seriali fra strumentazioni analitiche"Maurizio Chioetto
"Analisi on-line dei processi chimici mediante titolazioni automatiche"G.L.H.
Van Uhnik - Du Pon
"La rilevazione automatica e continua dell'inquinamento in acque di scarico, mediante
l' utilizzo della metodica standard : COD Chemical Oxigen Demand"Maurizio Chioetto
"Sistemi integrati di monitoraggio ambientale e controllo di impianti di
depurazione"Umberto Marocchino
"Ingegnerizzazione di un sistema di monitoraggio acque : Aspetti tecnici, normativi e
metodologiciControllo e regolazione automatica di un impianto di depurazione
biologica"Umberto Marocchino
"Considerazione sui metodi di analisi e sulle apparecchiature attualmente
utilizzabili per il controllo on line dei parametri chimici"Applikon Italia
"La torbidità come misura dei solidi , negli impianti di trattamento delle
acque."Franco Ricci
"L' impegno di analizzatori on line nei controlli dei processi chimici e
ausiliari"Applikon Italia
"Misura della concentrazione dei solidi sospesi e flusso: parametri fondamentali nel
feed back per una resa ottimale della filtrazione con coadiuvante"Franco Ricci
"Sostanze nutrienti nelle acque. Come misurarle? La determinazione corretta del
TOC"Maurizio Chioetto
"Correlazione tra TOC e ossigeno ( Kubel)"Andrea Burlando
"Analisi on line delle sostanze organiche nelle acque"Maurizio Chioetto
"La rilevazione automatica e continua dell' inquinamento organico in acque di scarico
mediante l'utilizzo della metodica analitica standard C.O.D."Maurizio Chioetto
"Gestione di un impianto di scarico fognario tramite analisi chimiche on-line di
TOC"C.Reginelli,G.Vallone
"Impianti di depurazione biologica: l'impiego degli analizzatori on-line"M.Acquafresca,A.Formenti
"Analisi del TOC. Un controllo fondamentale" Maurizio Chioetto
"Valutazioni del carico organico inquinante."R.Bombardieri O Catucci.
"Analisi del Carbonio Organico Totale"Maurizio Chioetto
"L'impiego del TOC da processo"R.Basei F.Perin
"Measuring Techniques and concepts for return and waste activated sludge regulations
as well as optimised dosage of floculant" Franz Winter
"Continuous short time COD measurement" Peter Kalte
"Continuous short time BOD measurement" G Riegler
"Continuous measuremet of BOD and COD in water treatment" Sobkowitz
"Experience with on line toxicity analyzer in municipali and industrial waste
water treatment plants" Michael Teutscher
"On-line prevention of water contamination in a chemical manufacturing plant" Aldrovandi
- A Formenti
"Organic load monitoringin a biological denitrification process, in a plastic
fibers chemical plant."Maurizio Chioetto
"On line measurement of Organic Carbon in a "cocktail" of a PetroChemical
waste water." Maurizio Chioetto
"A river water monitoring, upstrean and down stream a Chemical Plant in North of
Italy"Dr.Carlo Coco
"Analysis of the systems used to monitor and control organic loadings in waste water,
storm water and condensates" Shay Hancock
"Analysing samples containing Halides with a TOCAnalyzer" Maurizio Chioetto
Relazione presentata alla
giornata di studio :
Analisi delle acque reflue degli
impianti industriali e dai depuratori Tecnologia ed aspetti legislativi"
AIS Associazione Italiana
Strumentisti ISA Italy section Milano - 22 Ottobre 1997
Return to : Italian Issue Nr. 1 Gennaio 1998
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