news # 13

  Italian edition                dedicato al 

monitoraggio dell’olio nelle acque di
superficiali o di fiume


La maggior parte delle acque destinate all’uso potabile proviene dalle acque superficiali, dei fiumi, torrenti, laghi e in alcuni casi dalle acque di falda.
Eventuali scarichi abusivi, oppure scarichi cauati da rotture di impianti, o da perdide accidentali possono contaminare queste acque con idrocarburi, così come gli idrocarburi presenti nei piazzali di vri siti industriali o di stoccaggio, possono essere trascinati dalle pioggie, nelle prime ore di dilavamento.
In tutti questi casi è indipensabile poter immediatamente rilevare la loro presenza e poter attuare azioni di protezione, sia emettendo allarmi che consentono di chiudere immediatamente l’ingresso di queste acque agli impiantidi potabilizzazione.

Misure in basse concentrazioni
GLi idrocarburi scaricati nelle acque superficiali sono molto tossici, sopratutto se contengono idrocarburi poli-aromatici (PAH). E’ pertanto necessario poter avere la strumentazione analitica idonea a rilevare basse concentrazioni ( mg/L o ppm).
Normalmente i livelli di concentrazione ammessi negli scarichi sono al massimo nel range da 1 a 5 mg/l di olio.

 
La strumentazione
Il modello a fluorescenza (monoparametrico) oppure il modello  (multiparametrico) utilizzano una cella chiusa con un fotomoltiplicatore ad alta sensibilità che consente di arrivare a monitorare basse concentrazioni.
La cella chiusa consente di eliminare i riflessi della luce e quindi aumenta la sensibilità analitica.

La reperibilità e stabilità di misura risulta essere in alcuni casi, nell’arco di alcune ore, di circa +/-2 microgrammi/litro (ppb) per gli aromatici puri equivalenti a +/- 0,02 mg/l di olio con il 10% di aromatici.(dati variabili a seconda della composizione del campione e tipologia di oli presenti)
Il grafico riprodotto riguarda la stabilità di una misura effettuata per circa 1 ora di analisi.

Minima manutenzione e costi di gestione molto bassi
La strumentazione che effettua le analisi on line delle acque deve essere in grado di effettuare le misure in continuo per diverse settimane senza necessità di manutenzione o controlli.
La misura della fluorescenza all’UV è l’unico metodo che consente di ottenere queste performance, al contrario del metodo con estrazione mediante solvente e assorbimento all’Infrarosso. Grazie alla lampada allo xenon che ha una vita media di circa 10 anni, senza l’usodi nessun reattivo per l’analisi, l’unica manutenzione da effettuare è quella di ripristinare nel tempo la soluzione di acido solforico al 5% per effettuare l’auto lavaggio del sistema idraulico.

 
 

Interferenza della torbidità nelle misure dell’ acqua di fiume
L’eventuale presenza nel campione in analisi di particolato o solidi in sospensione ( come normalmente avviene nelle acque superficiali) agisce come interferente nella misura analitica in quanto essi provocano una riflessione della luce incidente e generano una fluorescenza che falsa la misura effettuata sugli olii eventualmente presenti, sopratutto se la torbidità è presente in alte concentrazioni.
La strumentazione   grazie all’utilizzo di una ottica opportunamente disegnata, consente di effettuare la compensazione della torbidità presente, sia otticamente che tramite il sistema software, fino a valori di interferenza di alcune centinaia di NTU.
Qualora sia presente nel campione in analisi una concentrazione di torbidità superiore a 500 NTU,si suggerisce l’utilizzo di un sistema filtrante per avere delle misure precise e riproducibili.
Nel garfico sono mostrate le misure analitiche , in presenza ed in assenza della funzione di compensazione automatica, ove la torbidità produce effetti di interferenza

Calibrazione effettuata con oli specifici
La strumentazione   utilizza il sistema analitico della fluorescenza all’UV provocata da tutti gli idrocarburi aromatici quando sono colpiti dalla radiazione UV.
Poichè solamente i composti aromatici generano la fluorescenza, occorre inserire un fattore di calibrazione per consentire all’analizzatore di emetter una misura della concentrazione degli idrocarburi totali (aromatici + alifatici), coerenti con le analisi effettuate nel laboratorio.
Per questo motivo la funzione di "on line calibration" richiede di inserire dopo la misura effettuata on line anche la misura rilevata dall’analisi di laboratorio per calcolare ed utilizzare il fattore di calibrazione corretto.
La compensazione della non-linearità viene automaticamente calcolata dall’analizzatore grazie ad un fattore di calibrazione presente nella memoria del microprocessore.


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