®Lanalisi del TOC nella Valutazione
della Contaminazione Organica
nelle Acque per lIndustria Farmaceutica
dr. Franco Ricci
Sommario
Lanalisi del Carbonio Organico Totale, introdotta ufficialmente nelle norme USP, è
oggi lunica determinazione ammessa dalla Farmacopea Statunitense per la valutazione
delle contaminazioni organiche dell"Aqua Purificata"/(Purified Water) e
dell" Aqua ad injectabilia"/(Water for Injection).
Luso di questo parametro, anche nella valutazione della
"CrossContamination" nel "Cleaning Validation", sta incontrando
sempre maggiori favori.
Scopo del presente lavoro è quello di mettere in evidenza alcuni aspetti analitici
dellanalisi del TOC e dellattuale strumentazione deputata a questo tipo
danalisi, anche al di fuori della matrice acquosa costituita dalla Purified Water.
Introduzione
LAcqua è la più importante materia prima nellIndustria Farmaceutica. La sua
qualità è di basilare importanza per la "qualità" stessa della specialità
farmaceutica finale.
Possiamo ricondurre a quattro i tipi dacqua base nellindustria farmaceutica [Fig. 1]: Acqua di pozzo o superficiale, tal quale, senza importanza alcuna per il processo di produzione. Essa è utilizzata esclusivamente per i servizi, come ad esempio per limpianto antincendio. Ad un gradino di qualità superiore troviamo lacqua potabile, proveniente dagli impianti di potabilizzazione, con diversi gradi di durezza, ma con ben precisi limiti di contenuto microbico. Questo tipo dacqua può essere utilizzato per molti processi di pulizia e i primi stadi di risciacquo. L"Aqua Purificata" (PW) è il grado successivo di qualità dellacqua e può essere ottenuta dallacqua potabile mediante cicli di trattamento atti a rimuovere i composti organici e inorganici in essa presenti. Questo terzo tipo dacqua può essere utilizzato nelle produzioni di tipo "bulk batch", formulazioni di prodotti per uso non parenterale e come acqua di processo in tutti gli usi in cui questo tipo dacqua può essere adoperato [1]. Lacqua di livello qualitativo più critico è l "Acqua ad injectabilia" (WFI), che è necessaria per i dosaggi di tutte le forme iniettabili e il risciacquo finale delle attrezzature, poi utilizzate per formulazioni in ambito parenterale. La materia prima in questo caso è lacqua potabile o la Purified Water [2]. Dal 15 di Maggio del 1998, ufficialmente la USP ammette, come unica determinazione delle contaminazioni organiche nella PW e nella WFI, lanalisi del TOC.
Validazione del Cleaning
Le procedure di pulizia degli impianti, che debbono essere eseguite in occasione di un
cambio di produzione in un impianto farmaceutico, richiedono particolari considerazioni,
sia dal punto di vista analitico, che di processo. La validazione delle procedure di
pulizia spesso deve prendere in considerazione la potenziale presenza di una miriade di
composti organici come proteine, acidi nucleici, carboidrati, endotossine e, oltre ai
principi attivi delle singole specialità medicinali, non ultimi i detergenti. La
determinazione qualitativa e quantitativa, di ciò che spesso si presenta come una pletora
di sostanze, diventa il vero "collo di bottiglia" delle procedure
danalisi. E perciò molto interessante poter disporre di metodi analitici in
grado di misurare un vasto spettro di composti organici. Poiché è necessario poter
dimostrare lassenza di residui ( o per meglio dire presenza a livello di tracce )
nella fase di studio del Cleaning Validation, ogni metodo analitico deve avere, per
convenzione, un limite quantitativo applicabile nellintervallo da 1 a 10 ppm. Questo
limite, oltre ai normali requisiti daccuratezza e precisione, diventa
unimposizione "critica", per un metodo in grado di misurare un ampio
spettro dimpurità e contaminanti [3].
Lattuale tecnologia ha permesso di realizzare analizzatori di TOC per il controllo
in linea e in laboratorio, alcuni ideali per rilevare nelle acque ultrapure le basse
concentrazioni, poche ppb, di Carbonio Organico, altri invece atti a determinare più alte
concentrazioni della sostanza organica in matrici acquose soprattutto saline, altri
ancora, in grado, con opportune precauzioni, di soddisfare entrambe le necessità [4-12],
[15]. Molto spesso, questa complessità di matrici acquose e lampio spettro di
concentrazioni possibili sono proprio lo scenario in cui si deve operare per il controllo
delle operazioni di cleaning nei reattori.
Il TOC nella Validazione del Cleaning
Nella Validazione dei sistemi di pulizia, attualmente sono due i metodi che utilizzano la
determinazione del TOC, la tecnica "Swab" e la tecnica "Rinse Water"
[12].
Nella tecnica Swab, un bastoncino, con ad unestremità un batuffolo dopportuna
fibra, viene sfregato sullarea ben definita, che deve essere campionata. Questa
superficie può trovarsi sulle pareti del reattore, che è stato in precedenza pulito,
oppure le pareti di un piccolo pannello (coupon) che, dopo essere stato immerso nel
prodotto precedentemente formulato, è stato sospeso allinterno del reattore e di
questo ne ha subito tutte le operazioni di lavaggio e risciacquo. Tutti i residui raccolti
dallo swab sono poi estratti, inserendo il bastoncino in una provetta contenente una
soluzione acquosa acidificata, che viene poi omogeneizzata prima di determinarne il TOC.
Nellaltra tecnica "Rinse Water", si effettua lanalisi
dellacqua utilizzata per il risciacquo finale delle attrezzature, prima di iniziare
la produzione della formulazione farmaceutica. Il raffronto tra il primo contenuto di TOC
e quello dellacqua proveniente dallultimo risciacquo, in ordine di tempo,
determina il grado di pulizia raggiunto dalle attrezzature.
Indipendentemente dalla correttezza della determinazione del TOC (effetti matrice,
sensibilità dello strumento, ecc) occorre ovviamente accertarsi che la tecnica
utilizzata, Swab o Rinse Water, dia tutte le garanzie necessarie a che il processo di
pulizia sia in grado di rimuovere efficacemente dalle superfici delle attrezzature i
residui del prodotto e che il campionamento sia realmente rappresentativo [12].
Il TOC: parametro Globale Aspecifico.
Il TOC non da informazioni sulla tossicità del campione. Esso è un parametro
chimico Globale Aspecifico. Globale: perché è la misura del contenuto di tutto il
Carbonio della sostanza organica disciolta e non disciolta, presente nellacqua.
Aspecifico: perché non da informazioni sulla natura della sostanza organica [4].
Esso, tuttavia, permette di determinare il contenuto di carbonio organico, in concreto, in
tutte le matrici acquose ed in particolare: nellAcqua Ultrapura, nellacqua di
falda, potabile, di superficie, di mare e di scarico [4-12]. Comè stato ricordato
in precedenza, nelle procedure di pulizia i tipi dacqua utilizzati dai primi
lavaggi, per giungere fino agli ultimi risciacqui, vanno dallacqua potabile alla PW,
o addirittura in alcuni casi alla WFI.
Considerazioni sui metodi di misura
del TOC
Prima di determinarne il TOC (NPOC), è necessario che
tutto il carbonio inorganico sia rimosso tramite purging del campione acidificato con un
gas privo di CO2 e di composti organici. In alternativa è possibile determinare il Carbonio
Totale (TC) e il Carbonio Inorganico (TIC) e calcolare il contenuto di Carbonio Organico
Totale (TOC), sottraendo il TIC al TC. Questo metodo è indicato soprattutto per campioni
il cui contenuto in Carbonio Inorganico è inferiore al TOC. Sostanze purgabili, come
cicloesano o cloroformio, possono in parte perdersi con lo strippaggio. In presenza di
queste sostanze la concentrazione di TOC va determinata separatamente o può essere
applicato il metodo per differenza (TC TIC). Con il metodo per differenza, il
valore del TOC deve essere maggiore del TIC od almeno dello stesso ordine di grandezza
[4].
Definizioni
La quantità totale di Carbonio in un campione
dacqua è definita come Carbonio Totale (TC). Il Carbonio Totale è la somma di due
specie di Carbonio.
Il Carbonio Inorganico totale (TIC) e il Carbonio Organico Totale (TOC). Il TIC esiste nel
campione acquoso come CO2 disciolta o ioni dellacido Carbonico.
TC = TOC + TIC
Il TOC può essere definito non come
"cosè", ma piuttosto comè
determinato:
Per differenza:
TOC = TC - TIC
Come somma del Carbonio Organico Purgabile (POC) e del Carbonio Organico Non Purgabile
(NPOC).
TOC = POC + NPOC ( se il POC è trascurabile => TOC = NPOC )
Il TOC ancora può essere espresso come somma del Carbonio Organico Disciolto (DOC) e
del Carbonio Organico in Sospensione (SOC)
TOC = DOC + SOC [12]
Misura del TOC (TC TIC)
Il TOC è determinato, analizzando separatamente su due aliquote dello stesso campione, il
TC e il TIC. Il TC è determinato misurando lo sviluppo di CO2, proveniente
dallossidazione di tutto il Carbonio presente nella prima aliquota di campione,
mediante un opportuno detector. La determinazione del TIC si ottiene dalla misura della
CO2 che si sviluppa per effetto dellacidificazione della seconda aliquota di
campione. Labbassamento del pH nel campione, determina la trasformazione degli ioni
dellacido Carbonico in CO2 disciolta, che viene a sua volta "purgata"
dalla soluzione e rivelata dal detector.
Misura del TOC (NPOC)
Prima di determinare il TOC (NPOC) occorre che il
campione sia acidificato per trasformare gli ioni dellacido carbonico in CO2 disciolta. Essa viene "purgata"
dalla soluzione acquosa (e rivelata, se previsto nellanalizzatore, da un opportuno
detector che permette di determinare il TIC). Dopo la rimozione di tutto il Carbonio
inorganico, il Carbonio organico contenuto nel campione pretrattato viene ossidato a CO2, che viene poi rilevata dal
detector. La massa del gas è proporzionale al contenuto di TOC (NPOC) del campione.
Tecniche di Ossidazione
Le tecniche attualmente utilizzate sono: Combustione Ossidazione chimica per via umida.
Combustione. Nella
tecnica di combustione il Carbonio presente nel campione è bruciato in unatmosfera
contenente Ossigeno a 680-950 °C e trasformato in CO2, che poi è rivelata da un
detector a infrarossi non dispersivo (NDIR) [Fig.2]. Il catalizzatore fornisce una grande
superficie di contatto ad alta temperatura, che cede calore durante il processo di
combustione delle sostanze contenute nel campione e aiuta il processo di ossidazione.
Soprattutto i sali disciolti nel campione possono "sporcare" il catalizzatore
durante la combustione, diminuendo lefficienza del catalizzatore stesso. Se si
abbassa la temperatura di combustione in presenza del catalizzatore, questi effetti
negativi vengono superati. Esistono due tecniche di combustione: una a "bassa"
temperatura (680°C), specifica per matrici saline come lacqua di mare, laltra
"canonica" ad alta temperatura (800-950 °C). La Combustione offre come
vantaggi: 1) alte percentuali di recupero del Carbonio organico di sostanze difficili da
ossidare. 2) tempo danalisi di 3/6 minuti. Alti livelli di concentrazione
raggiungibili senza difficoltà (anche 10.000 ppm di C). Al contrario ha come svantaggi:
1) il volume limitato di campione, iniettabile direttamente nel tubo di combustione (a
680-950° C non più di 250/300 µl), che comporta limitazioni alla misura nel range
50-100 ppb[13]. 2) a seconda della temperatura di combustione, il catalizzatore si può
sporcare con i sali presenti nella matrice 3) effetti di carry-over dovuti alla massa del
catalizzatore stesso.
UV/Persolfato Al campione viene
aggiunto Persolfato (Sodio, Potassio, Ammonio) in una camera di reazione irradiata con
raggi UV. La sostanza organica si trasforma in CO2, che è rivelata da un detector NDIR o
a conducibilità. [Fig 3]
Persolfato a 100°C Il Persolfato
(preferibilmente di Sodio) è addizionato al campione in una camera di reazione che è
scaldata a 95-100°C. Il Carbonio Organico del campione si trasforma in CO2, che è rivelata
da un detector NDIR [Fig.4].
Solo UV. La sostanza organica disciolta nel campione viene convertita in CO2 in
presenza di radiazione UV. La variazione della conducibilità prodotta dalla CO2 permette di
risalire al TOC. Leventuale presenza di Biossido di Titanio supportato sugli
elettrodi, serve a catalizzare la reazione dossidazione. [Fig 5]
Lossidazione per via umida presenta come vantaggi: 1) Il volume dei campioni, che può essere anche di 10 ml, o in alcuni casi anche 25 ml., permette di analizzare i campioni dacqua ai bassi range (1-2 ppb di Carbonio) [13]. 2) a seconda del tipo di tecnica e di detector, permette di analizzare campioni contenenti sostanze emulsionate, colloidi, particolato in sospensione. Lossidazione per via umida presenta invece come svantaggi: 1) tempo danalisi più lento (6-15minuti). 2) Ad alte concentrazioni il TOC diventa difficile da analizzare[13].
Tecniche di Rilevazione
I tipi di detector utilizzabili sugli analizzatori di TOC sono diversi; prevalentemente le case costruttrici ne adottano due: il detector ad infrarossi non dispersivo e a conducibilità. Alla tecnica di combustione è generalmente accoppiato un rivelatore NDIR. Con gli analizzatori, che utilizzano lossidazione per via umida, possiamo trovare sia rivelatori NDIR, sia a conducibilità. Il detector NDIR è specifico per rilevare la sola CO2 e non è soggetto a interferenze dovute alla presenza daltri gas. Soltanto il vapor acqueo interferisce nella misura della CO2 e per questo motivo si evita che possa giungere al detector. Il principio di rivelazione del detector a conducibilità è legato alla variazione di conducibilità dovuta allo sviluppo di CO2 in un campione acquoso. Questo tipo di detector, se abbinato a strumenti "dedicati", permette di rilevare concentrazioni di TOC, in acque Ultrapure per usi speciali nellindustria elettronica [16], addirittura inferiori al centesimo di ppb. Tuttavia esso non è specifico nei confronti della CO2, ma risente di tutte le eventuali interferenze dovute a composti ionici presenti nel campione, o che si vengono a formare come sottoprodotti del processo di ossidazione (Cl2, SOx, NOx, ecc). Anche luso di membrane (statisticamente) permeabili soltanto alla CO2, diminuiscono, ma non eliminano, questo tipo di interferenza, allorché le concentrazioni di eteroatomi* nel campione dacqua da analizzare diventano significative. Analogamente accade se nel campione dacqua cè presenza di Ozono (utilizzato come agente sanitizzante), la cui molecola O3, ha un ingombro sterico simile a quello della CO2 [14]. Questo problema, in realtà, non si pone alle basse concentrazioni, tipiche delle UPW. Tuttavia, esso deve essere preso in considerazione, ad esempio nel controllo della Cross-contamination, qualora le matrici da analizzare siano complesse, ad alto contenuto di TIC, di sali (ad es. residui di soluzioni fisiologiche), ecc.
TOC on-line e in laboratorio
Lanalisi del TOC può essere condotta sia con analizzatori on line, che con unità
da laboratorio
Lanalisi del TOC in linea permette indubbi vantaggi quali:
Al contrario lanalisi on-line richiede
il posizionamento di più unità e quindi maggiori investimenti.
Caratteristiche peculiari dellanalizzatore di TOC in linea sono: la semplicità
duso, una minima manutenzione e, ove possibile, non utilizzare né reattivi (ad
eccezione degli standard), né gas. Analizzatori di questo tipo sono quelli per acque
ultrapure, che impiegano la tecnica dossidazione per via umida mediante luso
di radiazione UV e detector a conducibilità.
Lanalisi del TOC in laboratorio in generale presenta vantaggi come:
Al contrario lanalisi in laboratorio non permette un controllo a feed back del processo e la gestione dellanalizzatore di TOC da laboratorio personale qualificato ed infine necessita di reattivi e gas.
Un analizzatore di TOC (che si possa definire realmente da laboratorio) deve soddisfare alle Good Laboratory Practice (GLP) memorizzare dati e curve, aver possibilità di rielaborarli, permettere calcoli statistici, ecc. Nella determinazione del TOC (NPOC), è molto importante, se lanalizzatore di TOC in presenza di matrici contenenti ioni dellacido carbonico o CO2 disciolta (acque potabili, di osmosi inversa) da modo allanalista,di controllare direttamente lallontanamento di tutta la CO2 inorganica dopo acidificazione e purging. Ciò permette in pratica di rendere minimo, a piacere, lerrore sulla determinazione del Carbonio Organico [4], anche in presenza di alte concentrazioni di TIC. E stata preparata una tavola riassuntiva [tav.A] che può essere daiuto ad identificare, a seconda delluso finale e sulla base delle performance chieste allanalizzatore di TOC, la tecnica dossidazione abbinata al detector più opportuno.
Conclusioni
Luso dellanalisi del TOC è entrato
nel controllo delle acque ultrapure grazie alla USP, che di recente, come abbiamo visto,
con questo test, ha ufficialmente sostituito il vecchio Test delle Sostanze Ossidabili
(OST). Inoltre linteresse per la determinazione del contenuto di Carbonio Organico
Totale dei campioni nelle acque prodotte negli impianti farmaceutici, può non essere
limitato alla concentrazione di poche decine di ppb tipiche delle UPW, ma può raggiungere
le decine di ppm e oltre, come nel caso di campioni provenienti dallo Swab o dal Rinse
Test. E facile pronosticare che, proprio grazie alla sua flessibilità,
lanalisi del TOC acquisterà una sempre maggior presenza ed importanza come aiuto
nelle pratiche di controllo dellindustria farmaceutica.
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